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The Constitution & 1945

 

Dopo la scorpacciata delle più interessanti tendenze del cinema italiano, il cineforum organizzato dall'associazione Amici del Teatro in collaborazione con l'Amministrazione Comunale volge lo sguardo verso altre tradizioni ciematografiche. Lunedì 22 ottobre alle 21 si inaugura "Sguardi sul mondo" con una doppia proiezione: "The Constitution - Due insolite storie d'amore", produzione croato-ceco-macedone del regista croato Rajko Grlic e "1945" dell'ungherese Ferenc Torok.

The Constitution: La trama

Vjeko è un insegnante di scuola superiore che ha dedicato tutta la sua vita allo studio della lingua croata e alla storia della nazione. Vive in un appartamento nel centro di Zagabria con suo padre Hrvoje. Durante la seconda guerra mondiale, suo padre era un Ustascia - un ufficiale dell'esercito fascista croato - e ora è costretto a letto da oltre sei anni. Come se non bastasse, meno di un anno fa Vjeko ha perso l'amore della sua vita, il violoncellista Bobo. Senza più voglia di vivere e con seri propositi suicidi, Vjeko trova piacere solo nelle passeggiate a notte fonda, quando vaga per la città vuota vestito da donna e con il viso truccato. Una notte un gruppo di uomini lo ferma, lo picchia e lo abbandona in strada privo di sensi. In ospedale incontra Maja,

 

un'infermiera che abita nel seminterrato del suo stesso palazzo. La donna lo riconosce e inizia a prendersi cura di lui e di suo padre infermo. In cambio Vjeko accetta di aiutare il marito di Maja, il poliziotto Ante, a preparare un esame sulla Costituzione Croata. Ante, che soffre di disturbi dell'apprendimento, teme di essere bocciato all'esame per il solo fatto di essere serbo. Inizia così la storia di tre persone molto diverse tra loro, che vivono nello stesso palazzo e che, inaspettatamente e contro la loro volontà, si ritroveranno unite e dipendenti l'una dall'altra.

Mentre il sottotitolo italiano può fuorviare (non si tratta di due diverse storie), Constitution sintetizza bene il senso di questo film croato premiato in vari festival. Diverse persone vivono nello stesso condominio di Zagabria. Il poliziotto Ante, di origine serba, fatica a imparare gli articoli della Costituzione croata: le parole, infatti, non corrispondono alla realtà che si vive nel Paese. Per ringraziarne la moglie, infermiera volontaria di suo padre (un vecchio ustascia invalido), lo aiuta nello studio il vicino di casa Vjeco, professore di storia massacrato di botte perché omosessuale. Il rancore è tanto (gli ustascia, nazisti croati, fecero strage di serbi); però gli opposti finiranno per comprendersi. Un film intelligente e persuasivo nell'esorcizzare il fantasma della paura dell' "altro", che ha ricominciato ad aggirarsi per l'Europa. (Roberto Nepoti, La Repubblica, 5 aprile 2018)

1945: la trama

In un afoso giorno di agosto del 1945, mentre gli abitanti di un villaggio ungherese si preparano per il matrimonio del figlio del vicario, un treno lascia alla stazione due ebrei ortodossi, uno giovane e l'altro più anziano. Sotto lo sguardo vigile delle truppe sovietiche, i due scaricano dal convoglio due casse misteriose e si avviano verso il paese. Il precario equilibrio che la guerra appena terminata ha lasciato sembra ora minacciato dall'arrivo dei due ebrei. In tutta la comunità si diffondono rapidamente la paura e il sospetto che i tradimenti, le omissioni e i furti, commessi e sepolti durante gli anni di conflitto, possano tornare a galla.

 

1945 ci porta in un mondo sospeso, in cui le piccolezze dell’uomo alle prese con i propri istinti più biechi sono ancora vive, in cui l’elaborazione diquanto accaduto più o meno lontano dagli occhi e dal cuore della maggior parte della popolazione è ancora di là da essere metabolizzato e una realtà al bivio si preparava a sostituire un dominio liberticida con un altro, nella passività di una popolazione indifferente o troppo esausta. ComeIl nastro bianco raccontava attraverso una piccola dimensione quasi da laboratorio un paese che perdeva i propri riferimenti morali,1945 ci porta nello spaesamento di chi si trova nell’occhio del ciclone senza rendersene conto, troppo vicino per mettere a fuoco il passato e troppo spaventato per costruirsi un futuro diverso. (Mauro Donzelli, www.comingsoon.it)

L'abbonamento a 33 + 3 proiezioni costa 60 euro mentre l'ingresso alla singola proiezione è di 5,50 euro (ridotti per per docenti, studenti e personale LIUC / studenti universitari / over 65: 40 euro abbonamento - 4 euro singola proiezione). Il biglietto di ingresso singolo è di 5,00 euro (ridotto 3,50 euro). Info tel. 0331 480626 e info@cinemateatrodante.it

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