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Il Comune di Castellanza ha aderito alla campagna "Cities for LIfe"

 

Con deliberazione della Giunta Comunale n. 152 del 17.10.2018 il Comune di Castellanza ha aderito alla campagna "Cities for Life- Città per la vita, Città contro la pena di morte" promossa dalla comunità Sant'Egidio.
Il 30 novembre di ogni anno si tiene la Giornata Mondiale delle  Città  per la Vita, Città contro la Pena di Morte per non dimenticare che ancora oggi ci sono paesi del mondo che mantengono questa forma di punizione crudele, disumana.  La Giornata delle "città per la vita" rappresenta la più grande mobilitazione contemporanea planetaria per indicare una forma più alta e civile di giustizia, capace di rinunciare definitivamente alla pena capitale.
La Campagna "Città per la Vita contro la pena di morte" è promossa dalla Comunità di Sant'Egidio , fondata a Roma nel 1968 e presente oggi in 73 paesi.

Un lungo cammino verso l'abolizione
Estrema sintesi delle violazioni dei diritti umani, la pena di morte rappresenta una forma di tortura, contraddice una visione riabilitativa della giustizia, abbassa l’intera società civile al livello di chi uccide, legittima la violenza al livello più alto e, spesso si fa strumento per colpire minoranze politiche,etniche o religiose.
Oggi, dopo anni di battaglie civili e di sforzi diplomatici a diversi livelli, sono 140 i paesi abolizionisti di fatto o di diritto (97 per tutti i reati, 8 per i reati comuni e 35 sono abolizionisti de facto), mentre sono 58 i paesi che ancora mantengono la pena capitale. Anche se negli ultimi anni il numero di esecuzioni è lentamente diminuito sono ancora circa 20000 le persone su cui pesa una condanna a morte.

La Comunità di Sant’Egidio è entrata nei bracci della morte, attraverso la corrispondenza epistolare, iniziando con Dominique Green, un giovane afroamericano detenuto nel Texas, per poi raggiungere attraverso una rete di amici, oltre 2000 condannati a morte.
Ti ringrazio per avermi mandato dei libri. Ma quello per cui veramente ti ringrazio è di esserti calata in questo pozzo di tenebra senza sapere cosa potevi aspettarti e offrendomi la tua compassione.Questo mi dà speranza, perché mi dice che i sentimenti umani sono ancora vivi in questo mondo duro, duro che noi pur chiamiamo casa nostra”. Così scriveva un condannato a morte dal braccio della morte dell' Ohio, nel 2008.
E un altro condannato scriveva dal braccio della morte di Livingston in Texas, nel 2005: “ In queste tenebre è difficile mantenere sentimenti umani e devo combattere la rabbia per le enormi umiliazioni che mi hanno inflitto.Condannare a morte un uomo è una cosa. Ma un’altra è chiuderlo tra mura di isolamento e segregazione, spogliarlo di qualsiasi autentica relazione umana, tagliarlo da tutto ciò che rende bello il suo mondo interiore, da tutto ciò che lo rende umano. La vita è come l'acqua, per sua natura tende a scorrere, e quando non può diventa stagnante. Il mio mondo interiore è fatto di tanti ricordi e tanti desideri, a cui non è dato di scorrere. Non ho altro modo perrealizzarli che scrivere, disegnare, parlare durante le visite. Quindi non ho altra scelta che osservarli mentre si corrompono”.

Il 30 novembre2002 la Comunità di Sant’Egidio ha lanciato la prima Giornata Mondiale delle “Città per la vita-Città contro la Pena dimorte” (Cities For Life, Cities Against the Death Penalty). La data è stata scelta perché ricorda la prima abolizione della pena capitale da parte del Granducato di Toscana, il 30 novembre 1786.

Il 30 novembre 2017 sono state 70 le capitali che hanno aderito all'iniziativa e 2163 le città di 97 paesi del mondo che hanno dato vita a iniziative per diffondere i temi della difesa della vita tra i loro cittadini e nelle scuole e università.

In allegato la deliberazione di giunta e gli atti relativi