1. Inizio pagina
  2. Contenuto della pagina
  3. Menu principale
  4. Menu di Sezione
testata per la stampa della pagina

Contenuto della pagina

7 uomini a mollo

 

Prosegue "Dalle parti della commedia", il ciclo con cui il cineforum realizzato dall'associazione Amici del Teatro con il sostegno dell'Amministrazione Comunale ilustra una selezionetra le più argute produzioni recenti del genere. Lunedì 4 marzo alle 21 sullo schermo del teatro di via Dante si proietta "7 uomini a mollo", del regista francese Gilles Lellouche interpretato da  Mathieu Amalric, Guillaume Canet, Benoît Poelvoorde, Jean-Hugues Anglade, Virginie Efira


La trama

Bertrand è depresso, non lavora da due anni e si consuma sul divano. Poi un giorno si tuffa in piscina e il mondo finalmente gli sorride. Come Delphine che lo arruola nella sua équipe di uomini sull'orlo di una crisi di nervi. Ex campionessa di nuoto sincronizzato a coppia, Delphine allena una squadra maschile per passare il tempo e chiudere col passato: una carriera interrotta bruscamente dall'incidente della sua partner. I suoi allievi non stanno molto meglio: Bertrand è rassegnato, Laurent è adirato, Marcus indebitato, Simon complessato, Thierry stonato. Ma insieme si sentono finalmente liberi e utili. Partecipare a una gara di nuoto sincronizzato in Norvegia, diventa il loro obiettivo.

 
 

Recensione

Simbolicamente, non c’è luogo più adatto dell’acqua per rinascere e al tempo stesso non c’è un genere cinematografico più adatto per raccontare la rinascita che il film sportivo. Gilles Lellouche sceglie un’improbabile squadra di nuoto sincronizzato maschile per raccontare le rinascite dei suoi personaggi.

7 uomini a mollo racconta di questo gruppo di depressi a vario titolo che cercano di ritrovare il filo delle proprie volte, o una semplice valvola di sfogo, nelle coreografie acquatiche dirette da un’ex campionessa a sua volta con più di un problema. Lellouche, che scrive il film con Ahmed Hamidi e Julien Lambroschini, cerca di virare in commedia i film “ispirazionali”, i cosiddetti feel good movies giocando con le possibilità della commedia corale.

Le descrizioni e le caratterizzazioni dei vari personaggi danno la possibilità al regista (anche attore, una delle più belle facce di bronzo del cinema francese) di variare di continuo i toni del film, passando dal familiare al farsesco, dall’intimismo al grottesco, alternando le gag più buffonesche ai momenti di complicità maschile, in cui confrontarsi con i limiti della mascolinità alle soglie dei 50 anni e col rapporto con il femminile, con “la ragazza che è in noi” (bellissimo il dialogo tra il padre rocker e la figlia in mensa).

 

E sono questi ultimi momenti le cose migliori di 7 uomini a mollo, quando la scrittura di Lellouche e il gioco di protagonisti come Amalric, Canet, Poelvoorde, Anglade, Efira, Bekhti e non solo (in pratica la nazionale francese della recitazione) riesce a supplire alle farraginosità della struttura e all’humour non sempre travolgente, sottolineando l’elegante lavoro formale del regista, ricercato nelle luci, nelle inquadrature, in certi movimenti di macchina, nel montaggio: peccato solo che il finale ricomponga tutte le fratture e perdoni i suoi personaggi in modo troppo conciliatorio. È comunque un film che manda a casa soddisfatto lo spettatore, nonostante – o grazie a – i suoi limiti.


Emanuele Rauco - 17 Dicembre 2018  - www.cinematografo.it


L'abbonamento a 33 + 3 proiezioni costa 60 euro mentre l'ingresso alla singola proiezione è di 5,50 euro (ridotti per per docenti, studenti e personale LIUC / studenti universitari / over 65: 40 euro abbonamento - 4 euro singola proiezione). Il biglietto di ingresso singolo è di 5,00 euro (ridotto 3,50 euro). Info tel. 0331 480626 e info@cinemateatrodante.it