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I primi 100 anni di Carolina Mazzucchelli

La signora Carolina Mazzucchelli ha da poco compiuto i 100 anni di età.
Come consuetudine, il Sindaco della Città di Castellanza, Mirella Cerini, il Vice Sindaco, Cristina Borroni, con l’assessore Giuliano Vialetto, si sono recati a farle gli auguri.
Al termine della visita il Sindaco ha chiesto alla figlia della signora Carolina di raccontare, attraverso uno scritto, la vita di sua madre.
Oggi abbiamo ricevuto lo scritto che pubblichiamo nella sua forma integrale.

 

"I miei primi 100 anni
Il 5 dicembre 1919 nasce Mazzucchelli Carolina, mia mamma.
Mi è stato chiesto il giorno del festeggiamento del suo centesimo compleanno, durante la gradita visita del Sindaco Mirella Cerini, del vice sindaco Cristina Borroni e dell’assessore Giuliano Vialetto, di riassumere in qualche riga la sua esistenza, certo non è semplice raccontare un “Secolo” di vita, perchè 100 anni sono un secolo e dire un secolo, ha il suo effetto.
Carolina nasce primogenita dalle seconde nozze di papà Felice con mamma Maria e dopo 4 figli del primo matrimonio, ne arriveranno altre 2, allora le famiglie erano numerose e ben organizzate, tutti i figli hanno vissuto l’amore di due genitori con 11 anni di differenza che hanno insegnato ai lori figli i valori fondamentali come il rispetto reciproco e la dignità personale, che mia mamma Carolina ha sempre coltivato e ne sente l’importanza ancora oggi.
La sua vita è stata segnata da tanti eventi, come la guerra con la difficoltà nel reperire cibo e la paura al suono delle sirene che avvertivano degli imminenti bombardamenti, o del fratello deportato in Russia, che al suo fortunato ritorno non lo si riconosceva da tanto quell’esperienza lo aveva provato, ai piedi solo stracci consumati dai chilometri percorsi a piedi, ma felice nel rivedere la propria famiglia.
A 23 anni inizia la sua grande passione, quella della sarta che è viva ancora oggi grazie ai ricordi, una passione che le faceva dimenticare le lunghissime ore dedicate alla macchina da cucire e che ha trasmesso a tante ragazze che da Lei hanno imparato questa arte.
Dopo alcuni anni di matrimonio e con non poche difficoltà, nel 1960 nasco io, la sua unica figlia tanto desiderata, proprio in quel periodo perde nel giro di nove mesi i genitori e mio padre inizia un calvario che lo rende paralizzato e lo porterà alla morte nel 1977, ma queste situazioni non hanno incrinato minimamente la felicità e la gioia per la sua famiglia, spesso amava dire ”Ma che bella famiglia ho”.
Ad oggi è l’unica rimasta del sua famiglia di origine, nonostante non sperasse così tanto, è diventata nonna e ha potuto crescere sua nipote Michela, che la resa bisnonna di Matteo, culmine della gioia di questa vita.
Queste poche righe sono la sintesi di solo pochi e salienti momenti di una vita intensa e piena, non basterebbero cento capitoli e mille pagine per raccontare tutta la sua ricchezza; FORZA, PROPOSITIVITA’, FIDUCIA, sono il filo conduttore che ritengo fondamentale e sono il monito della vita di mia mamma che trasmette tutti i giorni a tutti coloro che hanno, ritengo, la fortuna di frequentare, indipendentemente dall’età.
Nonostante qualche acciacco e la difficoltà nell’essere completamente autonoma, i suoi consigli sono preziosi in quanto sono dettati dalla lucidità mentale, e da sentimento puro e onesto, la sua schiettezza e sincerità la fanno amare da tutti, non conosce invidia e gelosia perché quello che ha ricevuto dalla vita, nel bene e nel male, lo ha sempre accettato e non si è mai demoralizzata, ancora oggi il suo punto di vista è apprezzato e fa riflettere.
Spesso la sento consigliare con queste parole: “Anche nelle difficoltà non mollate mai, io ho sempre creduto nella Divina Provvidenza, e ho sempre ricevuto aiuto nei momenti difficili, bisogna credere e avere Fede, l’unica cosa che mi spiace è che il mio spirito vorrebbe fare ancora tanto, ma il mio corpo non lo segue.”
E’ un esempio di coraggio e amore, per i suoi famigliari, nipoti, pronipoti e figli di pronipoti, per le donne che l’aiutano nei lavori quotidiani e i vicini di casa, per molti amici e conoscenti, che rimangono affascinati dalla ricchezza di ricordi e sentimenti racchiusi in uno scrigno di donna e che nella nostra attuale società è quasi introvabile.
Grazie mamma.

Maria Luisa Caglioni

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