testata per la stampa della pagina

emergenza Coronavirus: l'ordinanza di lunedì 24 febbraio

Regione Lombardia ha emanato un decreto che chiarisce alcuni punti dell'atto emesso domenica 23 prevenire la diffusione del coronavirus in Lombardia in merito all'apertura degli uffici pubblici

 

A seguito dell'entrata in vigore dell'ordinanza emessa domenica 23 febbraio d'intesa con il Ministero della Salute per la prevenzione della diffusione del Coronavirus, ieri lunedì 24 febbraio Regione Lombardia ha approvato un decreto con il quale si chiariscono i comportamenti da seguire per garantire la continuità del servizio pubblico garantendo nel contempo l'incolumità pubblica.

Si sottolina in particolare che gli uffici pubblici restano aperti al pubblico, privilegiando modalità organizzative con sistemi di comunicazione a distanza (laddove compatibili con il servizio); per quanto riguarda lo svolgimento di riunioni con presenza fisica si devono adottare i seguenti provvedimenti organizzativi:

  1. limitarne lo svolgimento esclusivamente a quelle necessarie ad assicurare la regolare funzionalità dell’ente e comunque non differibili;
  2. contenere il più possibile il numero dei soggetti partecipanti alla riunione, ad eccezione delle attività che devono essere svolte collegialmente o che richiedono dei quorum di validità (es. Giunte comunali/regionali, consiglio comunale/regionale, consiglio di amministrazione, commissioni, comitati..);
  3. assicurarne lo svolgimento in ambienti il più possibile ampi ed idonei a mantenere un’adeguata distanza tra gli interlocutori. Laddove possibile limitarne l’accesso al pubblico che potrà partecipare tramite modalità telematiche.

Ulteriori informazioni sono disponibili sulla pagina web che Regione Lombardia ha dedicato all'emergenza.

Qui di seguito il testo dell'ordinanza.


 (73.7 KB)decreto n. 428 (73.7 KB).
Chiudi la versione stampabile della pagina e ritorna al sito