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GIORNO DEL RICORDO- 10 FEBBRAIO 2021

La Biblioteca e il Comune di Castellanza partecipano alle celebrazioni del Giorno del Ricordo, pubblicando un breve video che illustra la Mostra bibliografica allestita in Biblioteca, arricchito da interventi di lettura e musica. Proponiamo inoltre una ricca bibliografia interattiva.

Il “Giorno del ricordo”, celebrato il 10 Febbraio di ogni anno, è stato istituito con legge nell’aprile del 2004, per conservare e rinnovare la memoria della tragedia delle vittime delle foibe, e dell'esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.  

La data scelta si ricollega al 10 Febbraio 1947, giorno della firma dei Trattati di Pace di Parigi al termine della Seconda Guerra Mondiale. Con essi si sanciva la cessione alla Jugoslavia delle isole del Quarnaro, di gran parte del Carso triestino e goriziano, dei territori di Zara, di Fiume e dell’Istria.

Fu così che tra la fine della guerra e gli anni Cinquanta si sviluppò quello che è stato definito “Esodo giuliano-dalmata” per il quale oltre 350.000 italiani, dovettero abbandonare le loro terre a seguito dei massacri delle “foibe”, delle deportazioni, delle violenze e delle persecuzioni perpetrate dal nuovo governo jugoslavo di Tito.

Come ci ricordano le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, questa celebrazione “contribuisce a farci rivivere una pagina tragica della nostra storia recente, per molti anni ignorata, rimossa o addirittura negata: le terribili sofferenze che gli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia furono costretti a subire sotto l’occupazione dei comunisti jugoslavi.
Queste terre, con i loro abitanti, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, conobbero la triste e dura sorte di passare, senza interruzioni, dalla dittatura del nazifascismo a quella del comunismo. Quest’ultima scatenò, in quelle regioni di confine, una persecuzione contro gli italiani, mascherata talvolta da rappresaglia per le angherie fasciste, ma che si risolse in vera e propria pulizia etnica, che colpì in modo feroce e generalizzato una popolazione inerme e incolpevole.
Si trattò di una sciagura nazionale alla quale i contemporanei non attribuirono – per superficialità o per calcolo – il dovuto rilievo. Questa penosa circostanza pesò ancor più sulle spalle dei profughi che conobbero nella loro Madrepatria, accanto a grandi solidarietà, anche comportamenti non isolati di incomprensione, indifferenza e persino di odiosa ostilità.
Esistono ancora piccole sacche di deprecabile negazionismo militante. Ma oggi il vero avversario da battere, più forte e più insidioso, è quello dell’indifferenza, del disinteresse, della noncuranza, che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi. Questi ci insegnano che l’odio la vendetta, la discriminazione, a qualunque titolo esercitati, germinano solo altro odio e violenza.”

Di seguito i link ai documentari proposti su Raipaly come testimonianza del Giorno del ricordo: