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Frammenti di un discorso amoroso: Non dico altro + La gelosia

Al cineforum del Teatro di via Dante due film a confronto

 

Per l'appuntamento del lunedì con il cineforum organizzato dall'Assessorato alla Cultura della Città di Castellanza in collaborazione dell'associazione Amici del Teatro e dello Sport, Lunedì 20 ottobre alle 21.00 al Teatro di via Dante esordio del nuovo ciclo di film "Frammenti di un discorso amoroso" con due film: l'americano "Non dico altro" della regista Nicole Holofcener e il francese "La gelosia" film drammatico di Philippe Garrel.
Un ciclo di film in cui saranno proposte pellicole che cercano di illustrare i diversi aspetti di una situazione che va ben oltre il sentimento e la sensorialità, ma che raggiunge spesso dimensioni viscerali e arriva ad occupare ben più che una ristretta area della mente di chi ne è coinvolto.
Si comincia con due film, drammatici, che raccontano due storie sentimentali diverse.
"Non dico altro" è la storia di un amore verosimile che coinvolge due divorziati di mezza età, assolutamente normali e che si incontrano in qualsiasi luogo, che vivono la loro storia nella California edonista del glamour e del cinema, che del fisico perfetto e dell'aspetto esteriore ha fatto un parametro di valutazione. Eva, la pluripremiata attrice televisiva Julia Luis-Dreyfus famosa per la sua interprestazione di  Elaine Benes nella serie televisiva Seinfeld, ed Albert, l'attore James Gandolfini l'attore americano morto lo scorso anno e famosissimo per i suoi ruoli da caratterista in cui interpreta personaggi italo-americani, ma soprattutto per il suo Tony Soprano nell'omonima serie televisiva, sono dei perfetti signor nessuno stanchi di lottare e afflitti dalla solitudine.

Locandina film "Non dico altro"

Non dico altro  narra la vicenda di Eva, una massaggiatrice divorziata con una figlia in partenza per il college. Albert è un archivista in "una specie di biblioteca della televisione", anche lui divorziato e con una figlia in procinto di iniziare l'università. Si incontrano ad una festa e si piacciono subito, anche se il loro rapporto crescerà lentamente: entrambi sono rimasti scottati dalla precedente esperienza matrimoniale, ed Eva in particolare tiene il freno tirato, focalizzando la propria attenzione sui difetti di Albert - a cominciare dal peso... massimo - che lo rendono un candidato imperfetto per una storia importante.

 

"Scritto e diretto da Nicole Holofcener con estrema attenzione ai dettagli e una conoscenza dainsiderd el mondo che racconta,Non dico altroazzecca soprattutto il tono della narrazione: ironico, gentile, pieno di malinconia ma anche di dolcezza e di umanapietasverso tutti i personaggi, comprese le figlie tardoadolescenti e gli amici di Eva, sua famiglia di salvataggio. Holofcener, con l'aiuto del suo cast, è soprattutto efficace nel mettere in scena le circostanze imbarazzanti, le situazioni impacciate, le frasi fuori posto sparate nel momento sbagliato. Non c'è davvero bisogno di dire altro, perché la storia di Eva e Albert è tutta lì: minima, goffa, e struggente. (Paola Casellawww.mymovies.it)
Il francese "La gelosia" è "L'ennesimo e ineludibile frammento di un discorso amoroso intorno alla separazione"  (Marzia Gandolfi). E' la storia di una attore tentenne, Louis (Louis Garrel, figlio del regista, con un allure da fascinoso dandy, a cui piace flirtare e fare lunghe passeggiate, che lascia compagna e figlia per un'attrice che ha abbandonato le scene, Claudia, dal fascino magnetico come la sua interprete,  Anna Muglalis, raffinata interprete che si è già messa in luce in altri film non ultimo Il giovane favoloso di Mario Martone.

Louis e Claudia si amano alla follia, ma ciò non impedisce all'ex attrice di avere altri amanti e di abbandonare Louis che disperato tenta il suicidio. Louis trova la sua salvezza grazie alla figlia,alla sorella e al teatro.
"Girato letteralmente 'in casa', "La gelosia" attinge personaggi ed eventi dal vissuto biografico di Philippe Garrel. Coerente al suo discorso cinematografico, che combina la sperimentazione linguistica all'esperienzialità esistenziale,

Locandina di "La Gelosia"
 

"La gelosia" drammatizza il tradimento del padre (Maurice Garrel), interpretato dal figlio Louis dentro le infinite tonalità del bianco e del grigio. Sacrificato con la madre all'amante, il regista francese non ha mai dimenticatola gelosianutrita ieri e testimoniata oggi dal suo cinema poetico, che da sempre privilegia la forma, dimostrando con appassionante perseveranza l'inesauribilità dell'immagine nella descrizione della realtà.
In bilico tra desiderio e impossibilità di governare e comprendere i sentimenti,
La gelosiaè l'ennesimo e ineludibile frammento di un discorso amoroso intorno alla separazione, all'esigenza irrealizzabile dei suoi personaggi di impedire la perdita e subire l'assenza. L'uomo, la donna e la bambina, figure archetipiche che assumono un ruolo centrale nelle opere dell'autore, cercano di trattenere le persone amate il più a lungo possibile, rassegnandosi poi a vederle svuotare l'armadio, preparare la valigia e infilare la porta. I personaggi del primo periodo del cinema dell'autore, volti primordiali e lontani da identità di ruolo riconoscibili, incarnano oggi i volti cari e familiari del genitore e dei figli, Louis e Esther Garrel, metafore in carne ed ossa della tensione continua a qualcosa che si sottrae e che si nega.La gelosiaintende allora l'amore come uno stato di allarme incessante che rende il possesso e un "ti amo" definitivo ed ultimo impossibile.
Affiancato dalla volubile Claudia di Anna Mouglalis, Louis Garrel, dimensione 'fisica' del cinema paterno, è un seduttore sedotto segnato dall'ansia insoddisfatta di chi non riceve risposte. Perché la gelosia, secondo Garrel, è un'emergenza, uno stato emotivo che non si risolve. Alla gelosia, come all'amore non c'è soluzione. Più vicino a uno stile narrativo e tradizionale, ma non per questo accademico,
La gelosiaribadisce l'irriducibilità di un'artista che non smette di interrogare il sociale e il politico affondando nelle profondità e nella quotidianità dell'uomo.(Marzia Gandolfiwww.mymovies.it)

Il biglietto di ingresso è di 4,50 (ridotto 3 euro) euro mentre l'abbonamento a 33 film è di 50 euro (ridotto per università LIUC e possessori della carta Città Amica ingresso singolo 3 euro - abbonamento 40 euro). Info tel. 0331 480626 www.cinemateatrodante.it