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Per il ciclo La Grande Guerra proiezione del film "La Grande Illusione"

 

Martedì 7 Aprile alle ore 21.00 al Teatro di via Dante il ciclo di iniziative La Grande Guerra, organizzato dall’Assessorato alla Cultura della Città di Castellanza per celebrare il centenario della Prima Guerra Mondiale, propone il film drammatico in bianco e nero La Grande Illusione del regista francese Jean Renoir.
Girato nel 1937, La Grande Illusione ottenne la nomination agli oscar come miglior film nel 1939 ed è considerato un capolavoro del cinema in assoluto e del regista francese in particolare, che qui affronta dichiaratamente il tema del pacifismo, come ebbe ad affermare lo stesso regista “Ho realizzato La Grande illusione perché sono pacifista”.

Locandina de "La Grande Illusione"
 

Il film, ispirato alle esperienze del regista come pilota dell’aviazione francese nel 1915 sul fronte franco-tedesco della Prima Guerra Mondiale, a cui l’allora maresciallo Pinsard salvò la vita durante uno scontro aereo, fu realizzato in seguito all’incontro con lo stesso Pinsard molti anni dopo. L’incontro fruttò a Renoir diversi racconti sulle avventure e disavventure del militare al tempo della guerra, storie che il regista conservò con l’idea di farne la trama di un film d’avventura. Il progetto di Renoir incontrò il favore di Charles Spaak e i due elaborarono una prima sceneggiatura che fu modificata anche grazie ai suggerimenti di Erich von Stroheim, famosissimo attore e regista di origini austriache che negli anni ’30 era al massimo della sua fama e che interpretò il ruolo del Capitano von Rauffenstein ne La Grande Illusione.
Il film ottenne un grande successo in Francia e in America, ma la candidatura al Festival del Cinema di Venezia fu contrastata dal regime fascista proprio per il suo contenuto antimilitarista.
Il favore che il film ottenne presso il pubblico fu favorito anche dal cast di ottimo livello: protagonista è Jean Gabin (tenente Maréchal), attore di culto in Francia che negli anni ’30 ottenne la maggiore popolarità grazie a registi come Renoir o Duvivier che riuscirono a rendere al meglio la sua immagine di uomo semplice e rude che passava dalla cupa disperazione, alla violenza brutale alla rassegnazione dimostrando grandi doti drammatiche. Al suo fianco oltre Erich von Stroheim un altro attore francese che in quegli anni mieteva successi in patria e all’estero, Pierre Fresnay, dotato di grande versatilità che gli consentì nell’arco della sua lunga carriera di prestare il  volto ai personaggi più disparati.

Trama: 1916 – Fronte Francese: il capitano Boëldieu (Pierre Fresnay) e il tenente Maréchal (Jean Gabin) sono abbattuti con il loro aereo dall'ufficiale tedesco von Rauffenstein (Erich von Stroheim), asso dell'aviazione tedesca, e fatti prigionieri. I due aviatori vengono inviati al campo di detenzione di Hallbach dove incontrano numerosi connazionali, tra cui il tenente Rosenthal (Marcel Dalio) figlio di ricchi banchieri ebrei che inviano pacchi viveri al giovane, che li divide con i compagni di prigionia.
I prigionieri del campo stanno organizzando una fuga di massa attraverso un tunnel, ma i piani del gruppo vengono stravolti dall’ordine di trasferimento degli ufficiali in un altro campo. Il gruppo di prigionieri tenta più volte l’evasione senza successo fino ad approdare alla fortezza di Wintesborn governata da von Rauffenstein, ferito in combattimento. Il capitano Boëldieu, aristocratico che stabilisce un’immediata sintonia con von Rauffenstein, progetta un nuovo piano di fuga per Maréchal e Rosenthal: i due si calano con una lunga corda dalle mura della fortezza, mentre Boëldieu per distrarre la guarnigione in uniforme e guanti bianchi suona il piffero sul cammino di ronda.
I due fuggitivi si dirigono verso il confine con la Svizzera, ma una ferita alla caviglia di Rosenthal li obbliga a fermarsi presso una fattoria tedesca gestita da una vedova di guerra, con cui Maréchal intreccerà un legame affettivo, e dalla figlia.
I due francesi ripartono dalla fattoria diretti in Svizzera su un cammino innevato inseguiti da una pattuglia tedesca che li raggiungerà al confine: un soldato punta l'arma, ma il compagno gli impedisce di sparare perché il confine tra Svizzera e Germania è superato e Rosenthal e Maréchal sono finalmente su una terra libera.

Ingresso libero. Per informazioni contattare l’Ufficio Cultura – tel. 0331.526263 – e-mail:cultura@comune.castellanza.va.it