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Fondo Italiano fotografia

L'iniziativa per la preservazione della memoria collettiva testimoniata dalla fotografia verrà presentata domenica 28 giugno durante la Festa del Rione

Tra gli amici e le realtà associative della nostra città mi è capitato spesso di incontrare persone che sono in possesso di vecchie fotografie che ci mostrano la nostra città com’era una volta; ma anche come eravamo noi, come ci comportavamo, quali erano i nostri gusti, le nostre professioni e i nostri momenti di svago. Dopo un primo impatto in cui a farla da padrone è stata più che altro la curiosità mi sono reso conto che queste fotografie rappresentano un autentico patrimonio. Perché un patrimonio? Vedete, molti di noi non hanno più memoria di come era Castellanza una volta, di come ad esempio ci si vestiva, come si viveva, di com’è nata la nostra città. Io posso ancora ritenermi tra i fortunati perché durante il mio percorso amministrativo di questi anni ho avuto i privilegio di incontrare alcune persone, alcuni amici che considero un po’ la nostra memoria storica, che mi hanno

 

raccontato storie bellissime su com’era e com’ è nata la nostra città. Ma cosa ne sarà delle nuove generazioni? Ecco quindi nascere da queste semplici considerazioni un’idea altrettanto semplice: perché non mettere insieme questo patrimonio, impedire che vada disperso, preservarlo dall’invecchiamento, digitalizzarlo e metterlo a disposizione di tutti nonché delle nuove generazioni? Si tratta infatti di un patrimonio enorme fatto di fotografie dei cortili, delle piazze, dei matrimoni ed eventi pubblici e privati, del lavoro nei campi e nelle fabbriche, degli edifici abbattuti e dei nuovi palazzi e quartieri, delle scuole e degli asili, delle botteghe e dell'artigianato, delle architetture, insomma di tutto quello che rappresenta la città di Castellanza ma anche la Valle Olona e i comuni limitrofi. Dove reperire poi operatori competenti e appassionati peravviare insieme questo tipo di progetto? Niente di più facile: la città di Castellanza ha avviato da parecchi anni un’importante collaborazione con l’Archivio Fotografico Italiano con cui l’Assessorato alla Cultura ha realizzato infatti parecchie mostre di fotografia e altre importanti iniziative. Trovato il miglior operatore possibile presente sul territorio in fatto di fotografia abbiamo quindi istituito l’archivio fotografico di Castellanza: “Fondo Italiano Fotografia” che ha già sede stabile presso Villa Pomini, contribuendo così alla valorizzazione della struttura come centro culturale polivalente aperto alla cittadinanza.

Stiamo approntando un sito web specifico: www.fondoitalianofotografia.itin cui saranno inserite tutte le immagini che nel tempo perverranno all’archivio, intitolando il fondo alla persona che ha donato le immagini. Colgo quindi l’occasione per invitare tutti,cittadini ed associazioni a condividere il loro patrimonio fotografico. Potranno donarlo, avendo la certezza che il materiale fornito sarà conservato dai migliori operatori con le tecnologie più aggiornate. Oppure semplicemente prestarlo, per consentirne la digitalizzazione e quindi la condivisione con tutta la città. In entrambi i casi rimarrà sempre evidente il nome del proprietario del materiale cui sarà intitolato il fondo.

La creazione di un archivio, ben strutturato eorganizzato, significa trasformare un patrimonio di documenti e idee in un punto di riferimento per ricercatori, studenti, fotografi, appassionati e cittadini, aprendo le porte alla partecipazione attiva e allo scambio di esperienze, avvicinando il pubblico mediante eventi mirati, convegni. Se il materiale raccolto dovesse essere davvero tanto come auspico, in futuro si potranno realizzare delle mostre tematiche ad esempio per conoscere la nostra città in determinati periodi storici dalla resistenza al boom economico deglianni sessanta. Ma anche uno spunto importante per chi dovrà immaginare e disegnare la Castellanza del futuro. Per lanciare questa nuova iniziativa saremo presenti con un banchetto in occasione della festa del Rione Insù durante il prossimo fine settimana.

Fabrizio Giachi
Assessore alla Cultura