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L'acqua di Castellanza è sicura e non è piena di calcare e sabbia

Dopo i dubbi emersi nel corso del mese di agosto, i risultati di accurati controlli condotti dal gruppo CAP smentiscono gli allarmismi sulla qualità dell'acqua

 

A seguito delle notizie sulla qualità dell’acqua potabile che esce dai rubinetti di Castellanza apparse nelle scorse settimane sulla stampa locale che hanno provocato qualche allarmismo tra la cittadinanza, il Comune intende rassicurare tutti.

I risultati delle analisi approfondite consegnate nei giorni scorsi dal Gruppo CAP dimostrano che l’acqua che esce dai rubinetti è potabile, come previsto per legge, ma soprattutto dimostrano che non è piena di calcare e sabbia.

La vicenda era iniziata all’inizio di agosto quando un cittadino, residente in piazza Castegnate, aveva denunciato al quotidiano locale che l’acqua della sua abitazione era imbevibile perché piena di sabbia e calcare. Su immediata richiesta dell’Amministrazione Comunale il Gruppo Cap, gestore dell’acquedotto, era subito intervenuto effettuando due prelievi di acqua per le analisi.

Uno nella condotta in strada e uno nella cucina del cittadino. I risultati delle analisi, con buon sollievo da parte di tutti, hanno dimostrato che l’acqua che esce dai rubinetti è potabile e sicura con i vari parametri al di sotto delle soglie di rischio.

I dati che misurano la presenza eventuale di un eccesso di calcare sono: la durezza e il valore del residuo secco.

Il primo dato riscontrato nell’acqua di Piazza Castegnate, quello della durezza totale, è buono: pari a °F 12 (il limite è °F 50), a Castellanza i valori sono da 8 a 24 a seconda delle zone. Per fare un raffronto possiamo dire che a Rescaldina il valore è °F 34 e quindi l’acqua è molto più calcarea.

Il residuo secco, invece, presenta un valore di 195 mg/l quando il limite di legge è 1500 mg/l.

Infine, l’acqua non risulta piena di sabbia, ma sono presenti solo tracce di silice (16 mg/l).

Il cittadino aveva segnalato, inoltre, la presenza di particelle chiare in sospensione. Dalle analisi è risultato che si tratta di magnesio e calcio che con il calore possono formare piccole particelle bianche, dette “precipitato”.

Va chiarito che il calcare non rappresenta un problema per la salute, anzi è un mezzo di prevenzione per le malattie cardiovascolari e l’osteoporosi e non è causa di calcoli renali.
Discorso differente per gli elettrodomestici che potrebbero usurarsi più velocemente con una presenza di calcare con percentuale elevata.

Di seguito riportiamo i dati completi delle analisi e un documento che, oltre a spiegare come la presenza di una percentuale di calcare nell’acqua è salutare, da tutti gli strumenti per valutare le caratteristiche della propria acqua potabile ed in quali casi è necessario contattare il gestore dell’acquedotto “Gruppo CAP” per eventuali verifiche.

 (118.8 KB)Referto di analisi (118.8 KB).
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