La nuova stagione del cineforum realizzato dall'associaizone Amici del Teatro in collaborazione con l'amministrazione Comunale entra subito nel vivo con una delle pellicole più acclamate a Cannes. Lunedì 1 ottobre alle 21 al teatro di via Dante il ciclo "Segnali di fumo dal cinema italiano" propone "Dogman" del regista romano Matteo Garrone che racconta una storia di emarginazione e marginalità tratta da un episodio di cronaca nera, secondo i canoni estetico documentaristici dal forte impatto simbolico a cui Garrone ci ha abituato (L'imbalsamatore, Gomorra, Reality, Il racconto dei racconti). La produzione italo francese, che sarà candidata all'Oscar come miglior film, ha raccolto a Cannes il premio per la migliore interpretazione maschile grazie alla prova del pressochè esordiente Marcello Fonte, che qui recita accompagnato da un più navigato - ancorchè rarefatto - cast composto da Edoardo Pesce, Nunzia Schiano, Adamo Dionisi, Francesco Acquaroli, Alida Baldari Calabria, Gianluca Gobbi.
La trama
In una periferia sospesa tra metropoli e natura selvaggia, dove l'unica legge sembra essere quella del più forte, Marcello è un uomo piccolo e mite che divide le sue giornate tra il lavoro nel suo modesto salone di toelettatura per cani, l'amore per la figlia Sofia, e un ambiguo rapporto di sudditanza con Simoncino, un ex pugile che terrorizza l'intero quartiere. Dopo l'ennesima sopraffazione, deciso a riaffermare la propria dignità, Marcello immaginerà una vendetta dall'esito inaspettato.
Palma o non Palma e quale che sia il parere della stampa internazionale, Dog-man di Matteo Garrone, presentato in concorso a Cannes e in uscita nelle nostre sale, è un gran bel film. Ed è anche un film che, molto poggiando sulla sua forza icastica, pone un problema analogo a quello di un quadro: cercare di spiegare il gioco delle linee, traducendole in parole, sembra un po' un tradimento. E certamente l'occhio di Garrone è quello di un pittore che getta uno sguardo sulla realtà, mostrando un interesse privo di sentimentalismo per il mondo dei reietti, degli emarginati, dei mostri: dalle prostitute di strada di Terra di mezzo al viscido Imbalsamatore, dall'affresco criminale di Gomorra a questo Canaro, protagonista di un episodio di cronaca nera risalente a trent'anni fa (Alessandra Levantesi, La Stampa, 17 maggio 2018).
L'abbonamento a 33 + 3 proiezioni costa 60 euro mentre l'ingresso alla singola proiezione è di 5,50 euro (ridotti per per docenti, studenti e personale LIUC / studenti universitari / over 65: 40 euro abbonamento - 4 euro singola proiezione). Il biglietto di ingresso singolo è di 5,00 euro (ridotto 3,50 euro). Info tel. 0331 480626 e info@cinemateatrodante.it