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I lunedì del cineforum organizzato dall'Assessorato alla cultura della Città di Castellanza in collaborazione con l'associaizone Amici del Teatro e dello Sport affrontano il nuovo ciclo di due film dedicato a "La firma dei maestri". Lunedì 16 marzo alle 21 al teatro di via Dante l'omaggio è tutto per il decano del cinema italiano Ermanno Olmi con la poiezione del suo ultimo film "Torneranno i prati", di cui il regista bergamasco è autore anche di soggetto e sceneggiatura. Girata per celebrare il ricordo della Grande Guerra e riconosciuta di interesse culturale dal Mibac, la pellicola è ambientata sull'Altipiano dei Sette Comuni sulla linea del Piave e il racconto si basa su fatti realmente accaduti; le scene sono state girate di notte (l'azione è tutta raccolta in una notte del 1917 a ridosso della sconfitta di Caporetto), ricreando lo stato anche fisico (vestiti, equipaggiamenti) in cui hanno vissuto, combattuto e sono morti i soldati italiani. Nel cast Claudio Santamaria e Alessandro Sperduti; musiche originali di Paolo Fresu.
La trama
Siamo sul fronte Nord-Est, dopo gli ultimi sanguinosi scontri del 1917 sugli Altipiani. Nel film il racconto si svolge nel tempo di una sola nottata. Gli accadimenti si susseguono sempre imprevedibili: a volte sono lunghe attese dove la paura ti fa contare, attimo dopo attimo, fino al momento che toccherà anche a te. Tanto che la pace della montagna diventa un luogo dove si muore. Tutto ciò che si narra in questo film è realmente accaduto. E poiché il passato appartiene alla memoria, ciascuno lo può evocare secondo il proprio sentimento.
"Lungi dall'essere consolatorio, il titolo dell'ultimo film di Ermanno Olmi, 'torneranno i prati', ha un senso amaro: allude all'ipocrisia della Storia riguardo le migliaia e migliaia di vittime sepolte sotto la neve durante la Grande Guerra, di cui tutti saranno pronti a dimenticarsi
al primo riapparire dell'erba, ovvero in tempo di pace.E insieme a quei corpi sarà rimosso l'orrore assoluto di una guerra ingiusta e inaccettabile come qualsiasi altra guerra: questo il messaggio, forte e radicale, del maestro bergamasco. (...)il film inscena una specie di fantasia onirica, un affresco fra l'astratto e l'espressionista (in certi momenti si pensa alla pittura del tedesco Kiefer Anselm) nutrito dell'humus di una zona che non solo è stata feroce teatro di scontro e abbonda di ossari, steli, croci; ma è anche il luogo di vita e riflessione dell'autore, come si sa asiaghese d'elezione. Racconti paterni a parte, Olmi si è familiarizzato con la guerra girovagando nei boschi intorno a casa, conversando davanti al fuoco con l'amico «Sergente della neve» Mario Rigoni Stern, e ascoltando i paesani a partire dal «recuperante» Tony Lunardi. Non poteva che essere ambientato lassù sulle sue montagne, a un chiarore lunare che trascola ogni cosa in una sorta di metafisico bianco e nero, questo accorato appello «contro»: contro le carneficine e il Potere, in nome degli uomini di buona volontà sotto ogni cielo." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 6 novembre 2014)
La proiezione di lunedì rientra nell'ambito di una serie di iniziative con cui l'Assessorato alla Cultura vuole celebrare la memoria della Prima Guerra mondiale. I prossimi appuntamenti saranno martedì 7 aprile con il film di Jean Renoir "La grande illusione" (1937) e sabato 23 maggio con la presentazione del libro "Emauele L. il piacere di stare insieme" di Maria Grazia Sironi.
Il biglietto di ingresso è di 4,50 euro (ridotto 3 euro) mentre l'abbonamento a 33 film è di 50 euro (ridotto per università LIUC e possessori della carta Città Amica ingresso singolo 3 euro - abbonamento 40 euro). Info tel. 0331 480626 www.cinemateatrodante.it