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Padri, figli: "Interstellar"

Il rapporto generazionale in chiave planetaria nel kolossal di Christopher Nolan

 

Il ciclo "Padri, figli" del cineforum organizzato dall'Assessorato ala Cultura della Città di Castellanza in collaborazione con l'Associazione Amici del Teatro e dello Sport chiude la sua parabola interpretando il tema in chiave planetaria. Lunedì 26 gennaio alle 21 al teatro di via Dante è la volta di "Interstellar", kolossal a firma di Cristopher Nolan, più che avezzo alle atmosfere apocalittico fantascientifiche con toni filosofeggianti (sua è la seconda trilogia di Batman e Inception). Cast stellare quanto il titolo: Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Matt Damon, Wes Bentley, Michael Caine.

La trama

Locandina "Interstellar"

In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l'agricoltura. Un gruppo di scienziati, sfruttando un "whormhole" per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l'unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell'umanità.

"(...) attesissimo kolossal di Christopher Nolan, da prender su senza tante spiegazioni. Come pure bisogna accettare, evitando di farsi troppe domande, che misteriose entità abbiano predisposto nei paraggi di Saturno un 'wormhole', una specie di buco spazio-temporale che permette di accedere ad altre dimensioni. (...)

 

lo spettatore non digiuno di fantascienza impiegherà al massimo un'oretta per capire come il film andrà a finire. Circondato dall'aura di cineasta più osannato dagli internauti, Nolan si era sentito accreditare in anticipo il suo film di 'nuovo Odissea nello spazio'; però 'Interstellar', pur bello e suggestivo almeno per metà, non è il capolavoro annunciato. Con i titoli precedenti (da 'Memento' alla trilogia del 'Cavaliere oscuro', a 'Inception'), il regista inglese aveva praticamente cambiato la nostra percezione del racconto; senza riuscire, tuttavia, a tradurre sempre dei concetti complessi in termini chiari. Ora, Nolan è uno dei pochissimi registi che possono realizzare un film a grosso budget come vogliono, con minime ingerenze degli studios. Così, questa volta, ha avuto facoltà di mettere in scena il Cosmo e raccontare ciò che l'umanità deve attendersi mediante una vicenda di amore tra padre e figlia, col babbo costretto a essere eroe ma lacerato dal desiderio di restare con la sua bambina (la cui esistenza, però, dipende dalla sua missione). Una delicata alchimia di cosmico e intimo, insomma, forse più vicina alla sensibilità dello Steven Spielberg di 'Incontri ravvicinati del terzo tipo' che non a quella di Nolan. Non ne trae beneficio la narrazione, che a tratti si fa confusa e inceppata; nonché appesantita da frasi sentenziose sulla genitorialità ('Siamo i fantasmi del futuro dei nostri figli'), il destino dell'umanità ('Non siamo fatti per salvare il mondo. Siamo fatti per lasciarlo') e tante altre cose - anche troppo - impegnative. Fino ad arrivare al paradosso che, pur con memorabili sequenze spaziali, più che di un film di immagini, 'Interstellar' finisce per essere un film di parole." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 6 novembre 2014)

Il biglietto di ingresso è di 4,50 (ridotto 3 euro) euro mentre l'abbonamento a 33 film è di 50 euro (ridotto per università LIUC e possessori della carta Città Amica ingresso singolo 3 euro - abbonamento 40 euro). Info tel. 0331 480626 www.cinemateatrodante.it