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Ultimo appuntamento della stagione teatrale del Teatro della Corte al 10, che ha visto la collaborazione dell’Associazione Teatro della Corte, guidata dalla regista e attrice Michela Cromi, e dell’Assessorato alla Cultura della Città di Castellanza.
Mercoledì 1 Luglio alle ore 21.00 sul palcoscenico del teatro di Via Ticino 10 Zeus ex machina, lo spettacolo realizzato dagli allievi del laboratorio teatrale del primo anno.
Il testo è un’elaborazione del gruppo, frutto del lavoro di ideazione e improvvisazione fatto, con la guida di Michela Cromi, nei mesi scorsi.
Si è partiti focalizzando il tema di cui si desiderava parlare, dettagliando luoghi e personaggi e imbastendo un canovaccio. Si è poi iniziato e improvvisare, stendere via via le scene e provare, per precisare azioni, intenzioni, e movimenti di scena e acquisire scioltezza, naturalezza e affiatamento con i propri compagni di lavoro.
Lo spettacolo trae il suo titolo dalla figura del deus ex machina della tragedia greca: una divinità che compariva sulla scena per dare una risoluzione ad una trama irrisolvibile.
La storia, infatti, inizia nella dimora degli dei, che possono essere quelli dell’Olimpo greco, attraverso i quali l’uomo è riuscito a spiegare i misteri dell’universo, i caratteri dell’uomo e i suoi comportamenti. Ogni divinità incarna una tensione dell’animo umano, ma questi dei hanno perso gran parte della loro passione per gli uomini.
Un po’ a causa dell’umanità stessa, che ha abbassato il suo sguardo e pare aver dimenticato che un pezzetto di divinità si nasconde nell’animo di ciascuno, salvo rimproverare gli dei per ogni difficoltà o sciagura che incontra sul proprio cammino.
Un po’ a causa degli stessi dei che si sono disinteressati dell’uomo, che ritengono superficiale, rozzo e fatto di pulsioni elementari.
Zeus, arrabbiato per questo stato di cose, interviene costringendo gli dei a scendere sulla terra senza poteri soprannaturali, per provare da vicino cosa significhi essere uomini, con i loro desideri, le loro tensioni e le loro difficoltà.
Ogni divinità sulla terra sarà alle prese con l’aspetto umano che rappresenta e di cui l’uomo pare essersi dimenticato, come la saggezza, l’amore, i legami. Oppure che, al contrario, pare avere preso troppo sul serio: come il culto della bellezza, la violenza e l’aggressività.
Riusciranno gli dei a ritrovare passione per gli uomini?
Il costo dello spettacolo è di 5 €. Acquistando il biglietto si contribuisce a sostenere l aprossima stagione teatrale per grandi e piccini.
Per partecipare agli spettacoli è necessario tesserarsi preventivamente (costo della tessera associativa annuale 2 euro) e prenotare al numero 342.9887660.