1. Inizio pagina
  2. Contenuto della pagina
  3. Menu principale
  4. Menu di Sezione
testata per la stampa della pagina

Contenuto della pagina

L’occhio, la tavolozza e la rivoluzione del colore: dall’Impressionismo ai Fauves e … oltre

Conferenza in Villa Pomini

 

Venerdì 2 Ottobre alle ore 21.00 in Villa Pomini, in occasione della retrospettiva di Sandro Bardelli “Percorsi, A ritroso, 2015-1970”, l’Assessorato alla Cultura della Città di Castellanza e l’Associazione Culturale Attivamente propongono unaconferenza sul tema "L’occhio, la tavolozza e la rivoluzione del colore: dall’Impressionismo ai Fauves e …oltre".
La conferenza in programma rientratra gli eventi collaterali e a completamento della rassegna personale di Sandro Bardelli aperta fino al 18 Ottobre: in questa occasione sarà possibile visitare la mostra di Sandro Bardelli grazie all’apertura straordinaria di Villa Pomini dalle ore 20.00 alle ore 23.00.
La conferenza “L’occhio, la tavolozza e la rivoluzione del colore: dall’Impressionismo ai Fauves e … oltre” è dedicata ad un periodo particolare della storia dell’arte, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del nuovo secolo, in cui lo stile di alcuni gruppi di pittori – più o meno strutturati – vivifica e rinnova il modo di dipingere in tutta Europa e non solo. La conferenza prende in esame quella rivoluzionaria luce generata dall'accostamento di colori puri, un interesse costante per le tinte cromatiche più insolite ed accese.
La serata, condotta da Clara Castaldo storica dell'arte e giornalista, affronterà i casi concreti e i curricula dei maestri dell'arte moderna che hanno dimostrato maggiore interesse per il colore, usato in modo libero e in funzione emotiva, oltre che costruttiva, sulla scia di Van Gogh e di Gauguin.
La nuova arte, che lascerà una straordinaria eredità nel XX secolo, si basa sulla semplificazione delle forme, sull’abolizione della prospettiva e del chiaroscuro, sull'uso di tinte vivaci e innaturali, sull’uso incisivo di colore puro, spesso spremuto direttamente dal tubetto sulla tela e una netta e marcata linea di contorno.
L'importante non era più, come nell'arte accademica,il significato dell'opera, ma la forma, l'immediatezza, la creatività divincolata. Partendo da suggestioni e stimoli diversi, i nuovi artistiri cercavano la libertà personale e un nuovo modo espressivo fondato sull’autonomia del quadro.
Per informazioni contattare l’Ufficio Cultura – tel.0331526263 – e-mail: cultura@comune.castellanza.va.it.