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Prende il via Venerdì 30 Ottobre la ventesima edizione della rassegna “Grande Jazz all’Università 2015” organizzata da Assessorato alla Cultura della Città di Castellanza e LIUC – Università Cattaneo con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Varese e Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus.
Ad aprire la rassegna è un “Evento Speciale – Progetto Arti, Cultura e Tecnologie” con “Nicola Piovani - Concerto in quintetto”, che vede
protagonisti Nicola Piovani, Pasquale Filastò, Marina Cesari, Andrea Avena e Christian Marini. La partecipazione al concerto è gratuita, con iscrizione obbligatoria.
Il concerto è preceduto da un incontro sul “Progetto Arti, Culture e Tecnologie” con il Maestro Nicola Piovani, in programma alle ore 11.30 sempre presso la LIUC.
Nicola Piovani, pianista, direttore d’orchestra, compositore, gran parte della sua attività è dedicata al cinema e al teatro, fra i quali si divide con passione. Vincitore del Premio Oscar per le musiche de «La vita è bella» di Roberto Benigni.
Durante l’incontro, che sarà aperto sia al pubblico che agli studenti LIUC, ripercorreremo idealmente l’evoluzione delle arti e della cultura alla luce delle innovazioni tecnologiche introdotte nel XX secolo, insieme a personalità provenienti dal mondo dello spettacolo, della cultura e delle imprese.
Un’occasione per riflettere su come è cambiato il modo di fare arte e sull’impatto che le nuove tecnologie hanno determinato sui contenuti culturali.
Un tema, quello della storia tecnologica del cinema, che si intreccia tra l’altro con gli ambiti di studio della LIUC, dall’ingegneria per l’aspetto più strettamente tecnologico all’economia per quello del marketing e della comunicazione, fino al diritto con l’evoluzione delle normative in materia, una su tutte quella relativa al diritto d’autore.
L’iniziativa è inclusa nel progetto denominato Arti, Culture e Tecnologie, una nuova iniziativa di divulgazione culturale promossa dalla LIUC – Università Cattaneo con l’obiettivo di creare valore sociale per il territorio.
Intervengono: Massimo Mariani, docente della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado e Coordinatore dell’Istituto di Ricerca Musicale; Alberto Morelli, docente della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado. Modera Claudio Ricordi, giornalista radiofonico. Ospite speciale il Maestro Nicola Piovani
Nicola Piovani Direttore, pianoforte
Pasquale Filastò violoncello, chitarra acustica & elettrica, tastiera
Marina Cesari clarinetto, saxofono, flauto
Andrea Avena contrabbasso
Christian Marini batteria, percussioni, glockenspiel, fisarmonica
Con "Concerto in quintetto" il Maestro Nicola Piovani al pianoforte propone brani scritti per il cinema, per il teatro, per concerto, appositamente rivisitati e riarrangiati in una versione dal piccolo gruppo di solisti.
"L'organico del quintetto è un classico delle formazioni jazzistiche: basso, batteria, piano e sax - dice il Maestro Piovani - su cui si inserisce l'intrusione del violoncello e, a volte, il colore della fisarmonica. Il risultato è un tono un po' trasversale che mi sembra adatto a reinterpretare musiche di derivazioni diverse, primo fra tutti il cinema, poi il teatro, le canzoni e la musica strumentale. Gli arrangiamenti, talora cameristici, si modulano sulla trasversalità che questo repertorio richiede…mescola suoni di strumenti classici e di strumenti moderni e anche popolari e permette di avventurarsi in una indefinibilità linguistica, in un classico meticcio, che mi ha sempre affascinato. Navigare attraverso gli stilemi mi attrae, e finché ci sarà un pubblico disposto ad ascoltare queste musiche difficili da catalogare - si chiamino contaminate, trasversali, bastarde o come si vuole - finché insomma me le faranno suonare, io lo farò con grande gioia e impegno."
Rispetto ai concerti di ampio organico orchestrale, il "Concert o in quintetto" è anche una riflessione più intima e flessibile, un concerto che molto punta sulla cantabilità dei singoli strumenti - il sassofono, il violoncello, la fisarmonica - ma anche sulla duttilità ritmica di un organico agile, che permette all'invenzione solistica di rivelare lati nascosti fra le pieghe di partiture destinate all'origine a un repertorio corale, collettivo.