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Mercoledì 4 Novembre alle ore 21.00 alla Biblioteca Civica

Al via la rassegna cinematografica "Artisti maledetti" con il film L'ultimo inquisitore

 

Mercoledì 4 Novembre alle ore 21.00 nella Sala Conferenze della Biblioteca Civica di Castellanza prende il via la minirassegna cinematografica “Artisti maledetti”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Castellanza in collaborazione con l’Associazione Culturale Atelier LiveArt. Una novità inserita dall’Assessorato alla Cultura di Castellanza nel programma culturale cittadino che coniuga due grandi temi che da sempre caratterizzano le manifestazioni castellanzesi: il cinema e l’arte.

Locandina

Protagonisti della rassegna sei artisti di fama indiscussa e dalla vita tormentata raccontati attraverso pellicole girate da registi famosi ed interpretati da grandi attori.
L’obiettivo della rassegna è quello di avvicinare il pubblico che ama il cinema al mondo dell’arte, proponendo una rassegna divulgativa che ponga l’attenzione più sul personaggio-artista e sulla sua vita che sulle sue opere. La scelta dei personaggi proposti mira a rispondere ad alcuni quesiti molto interessanti: il talento di un artista può essere influenzato dalla società, dalla storia e dalla politica del suo tempo? Le difficoltà, i disagi, i demoni dell’anima possono condizionarne il lavoro?
La proiezione dl film sarà preceduta da una breve introduzione sulla vita e sullapersonalità del pittore per cercare di scoprirne i lati nascosti.

 

Ad inaugurare le rassegna Artisti maledetti un film dedicato al pittore spagnolo Francisco Goya considerato il più grande artista spagnolo tra il Settecento e l’Ottocento. Uomo colto e artista originale, Goya ha anticipato con le sue opere e il suo stile molte tendenze dell'arte di fine Ottocento. È stato pittore di corte, favorito del re, amico di nobili e autorevoli committenti, molti dei quali animati da idee politiche liberali e aderenti ai principi del movimento illuminista. Autore di celebri ritratti di gusto già realista, sciolto nella pennellata, Goya ha prodotto anche scene fantastiche, ispirate ai sogni e al mondo soprannaturale. Nel 1792 il pittore contrae una misteriosa malattia che lo rende sordo: affascinato dalle follie della natura umana, Goya si apre ad un mondi di immaginazione e di ricordi che porta nelle sue rappresentazioni dell’ultimo periodo della sua vita, caratterizzate da figure macabre e grottesche, feroci e crudeli ma allo stessi tempo straordinariamente moderne. Le guerre napoleoniche e l’occupazionedella Spagna ispirano le incisioni Disastri della guerra pubblicate dopo la sua morte ed alcune opere, come Fucilazione del 3 maggio 1808, che rendono eterni i momenti sanguinosi della guerra civile seguita all'occupazione francese e la resistenza eroica della popolazione di Madrid.
La restaurazione del regime borbonico in Spagna nel 1819 spinge Goya ad allontanarsi ancora di più dalla corte e a ritirarsi nella Quinta del sordo, dove sui muri della sua casa si dedica alle Pinturas Negras, una serie di raffigurazioni drammatiche e piene di simbolismi angoscianti, utilizzando una tavolozza di colori limitata al bianco, nero e ocra.
Per conoscere meglio il pittore spagnolo è stato scelto il film L’ultimo inquisitore (2006) diretto dal regista Miloš Forman. Il film ha per protagonisti l’attore Stellan Skarsgård (Goya), Javier Bardem (l’inquisitore Lorenzo Casamares) e Natalie Portman (Inés Bilbatua).
Trama: Spagna, 1792. Il pittore Francisco Goya gode del suo momento di gloria grazie alla nomina di "pittore di corte", nomina che gli permette di mantenere la sua vena artisticadipingendo il desolante scenario della guerra e delle misere condizioni di vitacui è costretto il suo popolo. Un giorno, la sua musa ispiratrice - l'adolescente Ines - viene ingiustamente accusata di giudaismo e imprigionata dalla Santa Inquisizione. Durante la prigionia incontrerà fratello Lorenzo, astuto ed enigmatico membro dell'Inquisizione che abuserà della sua ingenuità per sfruttare il proprio potere ecclesiale. Ma un'incredibile vicenda costringerà l'uomo ad allontanarsi dalla Spagna, per farvi ritorno quindici anni più tardi sotto una veste completamente nuova.
Ingresso libero.
Per informazioni: Ufficio Cultura – tel. 0331526263 – e-mail: cultura@comune.castellanza.va.it