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Altrove: "La ragazza del dipinto"

L'esordio del ciclo che esplora altre dimensioni nel tempo e nello spazio spetta al film in costume della ghanese Amma Asante

 

Il cineforum organizzato dall'Assessorato alla Cultura della Città di Castellanza in collaborazione con l'associazione Amici del Teatro e dello sport dsi accinge ad esplorare, con il ciclo Altrove", altre dimensioni nel tempo e nello spazio. Lunedì 9 novembre alle 21 al teatro di via Dante l'esordio spetta a "La ragazza del dipinto", produzione  inglese di ambientazione settecentesca della regista ghanese Amma Asante. Nel cast Gugu Mbatha-Raw, Tom Wilkinson, Sam Reid, Sarah Gadon.

La trama

Ispirato alla vera storia di Dido Elizabeth Belle, figlia illegittima di un ammiraglio della Royal Navy e di una schiava caraibica, nell'Inghilterra del XVIII secolo. Cresciuta per legge con la famiglia dell'aristocratica prozio Lord Mansfield, Belle viene educata secondo le regole che il suo lignaggio impone, anche se il colore della sua pelle le impedisce di usufruire a pieno dei privilegi propri della sua posizione sociale. Quando Belle si innamora, ricambiata, di un giovane e idealista avvocato, John Davinier, apprendista di Lord Mansfield, la loro storia susciterà grande scalpore nella nobiltà inglese. Allo stesso tempo, però, metterà la legge britannica di fronte alla necessità di un cambiamento epocale nei confronti della schiavitù nel paese.

 

Non è facile gestire cinematograficamente un film in costume ambientato nel '700 senza farsi condizionare dagli innumerevoli illustri predecessori che hanno elaborato complesse strutture narrative, spesso di derivazione letteraria. [..] Alla regista londinese di origine ghanese manca forse il controllo geometrico delle relazioni ma non le difetta certo la capacità di innervare il sottotesto di cinema dei sentimenti con riflessioni originali. Perché nel momento in cui ci ricorda che la vita delle donne di buona famiglia ai tempi era totalmente condizionata dall'attesa di un maschio che spesso desiderava più la loro dote che le loro attenzioni, riesce anche a ribaltare il gioco. Il suo è certo un film sulla schiavitù femminile che viene declinata per il colore della pelle e per il censo. Dido da 'negra' che non può pranzare con i familiari perché creerebbe imbarazzo diviene oggetto di attenzione maschile nel momento in cui eredita rischiando di lasciare la cugina 'bianca' a soffrire di un triste zitellaggio. Ma questi elementi non costituiscono che una parte della narrazione perché essa si intreccia con il caso della nave Zong di cui Asante porta a conoscenza un più vasto pubblico che non sia quello degli storici. Su quel veliero viaggiavano numerosi schiavi che vennero gettati a mare incatenati perché ammalati cercando così di lucrare con le assicurazioni che non avrebbero invece coperto l'arrivo sul mercato di 'merce' avariata. Il caso costituì un punto di non ritorno per lo schiavismo in Gran Bretagna. (Giancarlo Zappoli, MyMovies)

L'abbonamento costa € 50,00 (€ 40 per over 65, LIUC, studenti universitari) ed è possibile acquistarlo in prevendita al botteghino del teatro il 18, 19 e 20 settembre dalle 17 alle 19. Il lbiglietto per ogni singola proiezione costa € 4.50 intero, € 3.00 ridotto. Info: info@cinemateatrodante.it