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Oscar e dintorni: "Mustang"

L'opera prima della regista franco-turca Erguven focalizza l'attenzione sulla difficile realtà delle donne in un paese contraddittoriamente proteso tra oriente e occidente

 

"Oscar e dintorni", il ciclo del cineforum organizzato dall'Assessorato alla Cultura in collaborazione con l'associazione Amici del Teatro e dello Sport, si sofferma ancora una volta su una pellicola che, pur non avendo ottenuto l'ambita statuetta dorata, è stata positivamente accolta dalla critica. La proposta di lunedì 4 aprile alle 21 al teatro di via Dante è "Mustang", produzione francese per l'opera prima della regista turca (ma transalpina d'adozione) Deniz Gamze Ergüven che focalizza il suo racconto sulla difficile realtà delle donne in un paese prossimo all'Europa come la Turchia.

La trama

In un remoto villaggio della Turchia, all'inizio della stagione estiva, Lale e le sue quattro sorelle mentre tornano a casa da scuola scherzano e giocano con un gruppo di ragazzi. Il loro gesto scatena uno scandalo dalle conseguenze inaspettate: la casa si trasforma gradualmente in una prigione, gli studi vengono sostituiti dalle pratiche domestiche e la famiglia inizia a organizzare matrimoni combinati. Le cinque sorelle, animate dallo stesso desiderio di libertà, troveranno un modo per aggirare i limiti imposti...

 

"Il cammino che conduce all'affermazione dei diritti non è una passeggiata. Si sono versate lacrime, è lastricato di sangue, sudore e polvere da sparo. E lo si dimentica sempre una volta che la conquista si è consolidata. E' di questo che parla il film franco-turco (...) 'Mustang', che la Francia ha scelto per essere rappresentata alla corsa all'Oscar per il miglior film straniero. Parlato in lingua turca, in questo caso: conferma della storica vocazione francese a farsi centro di riferimento e patria adottiva per cineasti dalle più diverse provenienze, ad attrarre risorse creative e valorizzarle. L'inizio dice molto del suo tono, leggero nell'assumere un punto di vista adolescente, e al tempo stesso di solido spessore drammatico. (...) È un film dominato da un'urgenza extra artistica (e alimentato da qualche esperienza autobiografica ) ma la sua disarmante freschezza, molto per merito delle cinque interpreti sicuramente non professioniste, riesce a farne un'opera di valore e non solo piattamente di denuncia." (Paolo D'Agostini', 'La Repubblica', 27 ottobre 2015)

L'abbonamento costa € 50,00 (€ 40 per over 65, LIUC, studenti universitari); il lbiglietto per ogni singola proiezione costa € 4.50 intero, € 3.00 ridotto. Info: info@cinemateatrodante.it