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Oscar e dintorni: "Il caso Spotlight"

Al cineforum Il film con cui il regista Thomas McCarty ha ottenuto l'Oscar come migliior film e sceneggiatura originale

 

"Oscar e dintorni", il ciclo del cineforum organizzato dall'Assessorato alla Cultura in collaboraborazione con l'associazione Amici del Teatro e dello Sport, chiude la sua teoria di film premiati e/o valevoli con una pellicola che ha suscitato, caso raro, pressochè unanimi consensi di critica. Lunedì 11 aprile alle 21 al teatro di via Dante il si proietta "Il caso Spotlight", bel film del regista americano Thomas McCarthy che ha raccontato l'inchiesta giornalistica del 2001 del Boston Globe sugli abusi sessuali nella Chiesa. Statuetta come miglior film e sceneggiatura originale (firmata dal regista insieme a Josh Singer). Cast eccellente con, tra gli altri, Mark Ruffalo e Michael Keaton.

La trama

Basato su fatti realmente accaduti è la storia del team di reporter del "Boston Globe", noti con il nome di "Spotlight", che ha portato alla luce un'inquietante verità: la complicità della Chiesa locale negli abusi sui minori. Da questa inchiesta è nato un caso di portata mondiale. Nell'estate del 2001, il giornalista Marty Baron arriva da Miami per prendere incarico come direttore del quotidiano "Globe" e per prima cosa incarica il team Spotlight di indagare sul caso di un sacerdote locale, accusato di aver abusato sessualmente di decine di giovani parrocchiani nel corso di 30 anni. Consapevoli che perseguire la Chiesa cattolica di Boston provocherà serie conseguenze,

 

il caporedattore di "Spotlight" Walter "Robby" Robinson, i giornalisti Sacha Pfeiffer e Michael Rezendes, e il ricercatore Matt Carroll iniziano a scavare profondamente nel caso attraverso colloqui con l'avvocato delle vittime, Mitchell Garabedian, interviste ad adulti che sono stati molestati da bambini e perseguendo il rilascio dei casellari giudiziari sigillati. Ben presto per il gruppo diventa evidente quanto la protezione sistematica dei sacerdoti implicati da parte della Chiesa sia molto più ampia di quanto avessero mai immaginato. Nonostante la ferma resistenza dei funzionari religiosi, tra cui il Cardinale Law di Boston, nel gennaio 2002 il "Globe decide di pubblicare l'inchiesta, aprendo la strada per ulteriori rivelazioni, anche a livello internazionale.

"Un caso che scotta. Un giornalista o un gruppo di giornalisti che indaga tra pericoli e depistaggi. Una città (una nazione) che scopre il marcio dietro le apparenze. Quanti film simili abbiamo visto? Negli anni d'oro di Hollywood, che furono anche gli anni d'oro della carta stampata, l'eroico reporter era una figura così popolare che il filone ha prodotto volumi, retrospettive e battute ancora celebri come «È la stampa, bellezza, e tu non puoi farci niente» (Humphrey Bogart, 'L'ultima minaccia', 1952). 'Il caso Spotlight' di Thomas McCarthy, attore-regista da tenere d'occhio per la trasparenza dello stile, aggiorna il genere portandovi una dimensione nuova. Il dubbio, le discussioni, la circospezione, che non significa noia, con cui procedono quei giornalisti del 'Boston Globe' (...). Non è fantasia, è tutto autentico. E autentica e sfaccettata, in questo gran bel film, è la ricostruzione della lunga inchiesta che portò al risultato finale. Non una marcia trionfale, perché il giornalismo investigativo, oggi a rischio di estinzione, è una tessitura lenta e minuziosa. Ma una complessa partita di scacchi giocata dai cronisti su più fronti. (...) La forza della sceneggiatura e la bravura fenomenale degli attori fa il resto. Con l'aria (e il cinema) che tira, un formidabile antidoto al nichilismo e al populismo dilaganti. E scusate se è poco." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 18 febbraio 2016)


L'abbonamento costa € 50,00 (€ 40 per over 65, LIUC, studenti universitari); il lbiglietto per ogni singola proiezione costa € 4.50 intero, € 3.00 ridotto. Info: info@cinemateatrodante.it