1. Inizio pagina
  2. Contenuto della pagina
  3. Menu principale
  4. Menu di Sezione
testata per la stampa della pagina

Contenuto della pagina

Il passato è una terra straniera: "La corte" e "Gabrielle"

Doppia proiezione francofona per l'uitlima tappa del ciclo "Il passato è una terra straniera"

 

Doppia proiezione per l'ultima tappa di "Il passato è una terra straniera", il primo ciclo tematico della stagione cineforum organizzata dall'associazione Amici del Teatro e dello Sport con il sostegno dell'Amministrazione Comunale. Luneì 10 ottobre alle 21 al teatro di via Dante è la volta di "La corte", film francese di Christian Vincent con Fabrice Luchini, Sidse Babett Knudsen, Eva Lallier, a cui seguirà la pellicola canadese (francofona) "Gabrielle - Un amore fuori dal coro" di Louise Archambault con Gabrielle Marion-Rivard, Alexandre Landry.

La corte
Xavier Racine, Presidente della Corte d'Assise, è un giudice molto temuto che non infligge mai pene inferiori ai dieci anni. Ma l'esistenza dell'integerrimo Xavier viene messa a soqquadro dall'incontro con Ditte Lorensen-Coteret, membro della giuria popolare in un caso di omicidio, nonché la donna di cui è stato segretamente innamorato sei anni prima...

"Francesissimo, parlatissimo, talvolta senza parole, il film di Christian Vincent (...) una raffinata commedia detta e non detta, che deve

 

risolvere, sfidando la giuria che litiga su economia e religione, un caso d'infanticidio, in realtà si sposta nella privacy di un misantropo, infelice senza desideri. E dalle pareti del tribunale l'occhio si sposta nella vita, il fattore umano riprende il suo posto e si dà ancora ragione a Jean-Jacques Rousseau: è la società che forgia sentimenti e sentenze." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 17 marzo 2016)

Gabrielle - un amore fuori dal coro
Nonostante sia affetta dalla sindrome di Williams, Gabrielle è una ragazza piena di una contagiosa gioia di vivere e con uno straordinario dono per la musica. Gabrielle canta in un coro ed è qui che ha incontrato Martin, il suo ragazzo. Tuttavia, a causa della differenza tra loro, le rispettive famiglie non consentono ai due innamorati di vivere liberamente questo amore. Determinata a vivere con Martin una storia d'amore che non ha nulla di ordinario, però, Gabrielle farà di tutto per dimostrare di poter essere autonoma e indipendente, affrontando non solo i pregiudizi ma i suoi stessi limiti.


 

"Ritardo mentale associato a un temperamento socievole e a un sicuro talento musicale: queste le caratteriste della sindrome di Williams da cui è affetta Gabrielle (Marion-Rivard), straordinaria protagonista presa dalla realtà del film di Louise Archambault. (...) Una piccola commedia romantica alternativa, oppure un documentario giocato su una sottile trama di fiction? Proprio da questa ambiguità (e anche da un eccesso di buonismo) deriva la principale debolezza del film. Ma è felice il modo schietto con cui la Archambault affronta temi a rischio, incluso quello della sessualità fra disabili; la Marion-Rivard possiede una comunicativa contagiosa e l'attore di teatro Alexandre Landry è un Martin di incredibile autenticità." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa' 12 giugno 2014)

Il cineforum inaugurerà lunedì 17 il nuovo ciclo "Quel senso del mistero".. L'abbonamento all'intera stagione costa 55 euro, ridotto a 45 euro per  possessori carta LIUC, studenti universitari e over 65; il biglietto di ingresso singolo ad ogni proiezione è di 4,50 euro (ridotto 3,50 euro). Info tel. 0331 480626 e info@cinemateatrodante.it