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Quel senso di mistero: "Le confessioni"

La seconda tappa di "quel senso di mistero" affronta il thriller politico nella lettura di Roberto Andò

 

Il ciclo "Quel senso di mistero" con cui il cineforum organizzato dall'associazione Amici del Teatro e dello Sport con il sostegno dell'Ammiistrazione Comunale indaga le pieghe inaspettate (e drammatiche) del vivere, dedic la sua seconda proiezione ad una bel thriller psicologico produzione di fattura italo francese. Lunedì 24 ottobre alle 21 al teatro di via Dante si proietta "Le confessioni", pellicola con cui il regista siciliano Roberto Andò indaga il mistero che si cela - o si presume si celi - dietro e attorno al potere. Cast straordinario con Toni Servillo, Daniel Auteil,  Connie Nielsen, Pierfrancesco Favino; musiche di Nicola Piovani.

La trama

Germania. In un albergo di lusso sta per riunirsi un G8 dei ministri dell'economia pronto ad adottare una manovra segreta che avrà conseguenze molto pesanti per alcuni paesi. Con gli uomini di governo, ci sono anche il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Daniel Roché, e tre ospiti: una celebre scrittrice di libri per bambini, una rock star, e un monaco italiano, Roberto Salus. Per un fatto tragico e inatteso, però, la riunione deve essere sospesa. In un clima di dubbio e di paura, i ministri e il monaco ingaggiano una sfida sempre più serrata intorno al segreto. I ministri sospettano infatti che Salus, attraverso la confessione di uno di loro, sia riuscito a sapere della terribile manovra che stanno per varare, e lo sollecitano in tutti i modi a dire quello che sa. Ma le cose non vanno così lisce: mentre il monaco - un uomo paradossale e spiazzante, per molti aspetti inafferrabile - si fa custode inamovibile del segreto della confessione, gli uomini di potere, assaliti da rimorsi e incertezze, iniziano a vacillare...

 

"Un dramma cui ha posto mano, per il testo (con Angelo Pasquini), Roberto Andò che si è poi incaricato di rappresentarlo con la sua regia dopo le belle prove che ci aveva dato al cinema con il film d'esordio, «Il manoscritto del principe», e il recente con «Viva la libertà» dal suo romanzo «Il trono vuoto». Qui è riuscito genialmente a costruire tutta l'azione in climi sospesi e in cifre in cui a prevalere sono i misteri e gli interrogativi senza risposte. Li sostiene una struttura narrativa quasi a mosaico, volutamente senza ordine cronologico, i cui tasselli vanno via via ricomposti nel corso dell'azione senza però rivelare mai - come in un giallo - quello che si nasconde fra le sue pieghe. Mentre i personaggi, ma soprattutto il monaco, e il direttore del Fondo Monetario, acquistano via via precisi contorni psicologici, senza che le opinioni rigorose del monaco intralcino con indulgenze perla retorica, la novità narrativa e drammatica del personaggio, in parallelo attento e meditato con quelle del suo interlocutore evidenziate abilmente solo quel tanto che basta a spiegarne le caratteristiche più profonde. Le sottolineano due splendide interpretazioni, quella del nostro sempre più grande Toni Servillo nei silenzi del monaco, quasi ricamati sulla mimica, e quella di Daniel Auteil, mai cinico nel personaggio invece segretamente cinico dello spietato economista. Li viviseziona entrambi il felicissimo e molto sottile commento musicale di Nicola Piovani, ai limiti della psicanalisi." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 18 aprile 2016)

L'abbonamento all'intera stagione costa 55 euro, ridotto a 45 euro per  possessori carta LIUC, studenti universitari e over 65; il biglietto di ingresso singolo ad ogni proiezione è di 4,50 euro (ridotto 3,50 euro). Info tel. 0331 480626 e info@cinemateatrodante.it