AHI LORCA. FEDERICO GARCIA ED ALTRI GIARDINI
Sabato 4 Ottobre 2014 alle ore 18.00 alla Biblioteca Civica di Castellanza tornano i “Cocktail letterari”, uno degli appuntamenti più apprezzati delle scorse stagioni culturali. Proposto dall’Assessore alla Cultura della Città di Castellanza, Fabrizio Giachi lo scorso autunno, l’appuntamento per gli amanti della lettura e della letteratura, guidato da Roberto Ferdani in collaborazione con La Libreria che non c’è, ha per protagonista il poeta e drammaturgo spagnolo Federico García Lorca.
Protagonista delle avanguardie letterarie europee e appartenente alla cosidetta generazione del ’27, García Lorca morì vittima della guerra civile spagnolo ad appena 38 anni fucilato all’alba del 19 agosto 1936 a Viznar, nei pressi di Granada, da militanti dei legati al movimento nazionalista fascista spagnolo.
Poeta tormentato e raffinatissimo,García Lorca condivide con i poeti della generazione del ’27, la ricerca di un’estetica che fonda la purezza lirica e l’autenticità umana, la tradizione popolare, folklorica e quella coltissima della poesia barocca. Una dilaniante sintesi di opposti, tra tradizione e innovazione, tra radici nella terra e i voli delle ali, la poesia di Lorca è costantemente instato di “tensione”. E se le radici sono quelle della cultura andalusa, questa fusione non può che incorporare elementi gitani, arabi, l’ebraismo sefardita da una parte e la dinamica diamore e morte del cattolicesimo dall’altra.
Il reading programma per Sabato 4 Ottobre è dedicato alle suggestioni sensuali della poesia spagnola, la cui intensità e originalità ha profondamente influenzato tanta arte del novecento.García Lorca, il poeta più popolare di lingua spagnola, è autore di una poesia sensuale e intensa, ossessionata dal destino e dallamorte, dalla dinamica di luce e oscurità che si annida nel cuore umano. I suoi versi che immergono la passione erotica in una dimensione tra sogno e realtà attraverso una lingua che fonde spontaneità e lirismo, immagini audaci e sonorità ipnotiche, la cui magia non conosce confini.
García Lorca nasce il 5 giugno 1898 a Fuente Vaqueros presso Granada da una famiglia di proprietari terrieri. Nel 1915 si iscrive all'università dove entra in contatto con artisti e poeti che segneranno per sempre la sua vita, come Salvador Dalí e Buñuel con cui condividerà a Madrid le esperienze più avanguardiste. Altri contatti importanti in quel periodo furono quelli con il grande musicista Manuel De Falla e con i poeti Antonio Machado e l’amato Jimenez.
Dopo la laurea la sua vita si riempie di nuovi lavori, conferenze e amicizie: i nomi sono quelli di Pablo Neruda e Ignacio Sánchez Mejías, tra gli altri. Viaggia molto, soprattutto tra Cuba, l’Argentina e New York, dove si consapevolizza dei contrasti e dei paradossi della società moderna. Attraverso queste esperienze si forma in modo più preciso il suo impegno sociale e politico.
Il 1934 è segnato da altri viaggi e dal consolidamento delle numerose e importanti amicizie, sino alla morte del torero Ignacio Sánchez Mejías, avvenuta in quello stesso anno (ucciso proprio da un toro infuriato durante una corrida), che lo costringe ad un soggiorno forzato in Spagna.
Nel 1936, poco prima dello scoppio della guerra civile, García Lorcaca redige e firma, assieme a Rafael Alberti ed altri 300 intellettuali spagnoli, un manifesto d'appoggio al Frente Popular.
Il 17 luglio 1936 scoppia l'insurrezione militare contro il governo della Repubblica: inizia la guerra civile spagnola .Il 19 agosto Federico García Lorca, che si era nascosto a Granada presso alcun iamici, viene rapito e portato a Viznar, dove a pochi passi da una fontana conosciuta come la Fontana delle Lacrime, viene brutalmente assassinato dalle forze franchiste senza alcun processo.
La sua morted rammatica e non ancora completamente chiarita, scuote il mondo artistico di tutto il mondo e Pablo Neruda scrive: "L'assassinio di Federico fuper me l'avvenimento più doloroso di un lungo combattimento. La Spagna è sempre stata un campo di gladiatori; una terra con molto sangue. L'arena, con il suo sacrificio e la sua crudele eleganza, ripete l'antica lotta mortale fra l'ombra e la luce".
Ma soprattutto, nell’essenza, Lorca è il duende. Parola di difficile traduzione, il “duende”è lo spirito del flamenco, è la radice profonda della cultura andalusa che García Lorcah a elevato a dimensione universale della condizione umana, a luogo e natura dell’anima. Riprendendo il termine dall’uso popolare, García Lorca sviluppa per la prima volta in termini filosofici l’estetica del duende in una conferenza tenuta nel ’33 a Buenos Aires ("Juego y teoria delduende").
Il poeta scrive: “Il duende è un potere, un’energia. E’una lotta, non un pensiero. Ho sentito un vecchio maestro di chitarra dire “Il duende non è nella gola, sale dentro di te dal fondo dei piedi”. Intendeva che non è una questione di abilità ma di autenticità di vita, di sangue dalle culture più arcaiche, una creazione spontanea, diabolica e potente”.
Forse è proprio questa complessa rete di relazioni tra elementi disgreganti, la dilaniante ricerca di equilibrio e sintesi tipica di García Lorca, di Vicente Aleixandre, di Ruben Dario,che ha suscitato tanto fascino in tutto il mondo e in particolare nei paesi di lingua spagnola, a rendere questa poesia così eterna e toccante: duende, il blues, l’amore oscuro, il tormento e l’estasi.
Il suono profondo di una chitarra, quel suono tanto amato e celebrato dal poeta di Granada, danzerà con le voci e le parole di García Lorca, di Aleixandro Vicente e della tradizione folklorica ispano americana, nella serata dedicata al poeta spagnolo grazie alle parole di Roberto Ferdani e alla musica di Luca Colombo e Adriana Cattaneo.
All’incontro seguirà un buffet organizzato in collaborazione con gli studenti del corso di operatore della ristorazione –sala e bar – dell’Istituto CIOFS di Castellanza.
Ingresso libero. Per informazioni: Ufficio Cultura - Comune di Castellanza - Tel. 0331.526263 - e-mail: cultura@comune.castellanza.va.it